Download Ultimate Domain (aka Genesia)

Come potrei descrivere il mondo di Genesia…? Sembra quasi che Microids abbia preso alcuni elementi dalle serie Civilization, Populous e The Settlers, poi abbia versato tutto in un frullatore e infine abbia servito il risultato. Confusi? Allora continuate a leggere.

A una prima occhiata, potreste pensare che Ultimate Domain (anche noto come Genesia) sia soltanto un clone di Populous, ma sareste in errore. Devo ammettere che graficamente i due giochi sono paragonabili tra loro; tuttavia, se vi mettete d’impegno e padroneggiate i suoi controlli fintamente semplici, scoprirete una vera gemma tra i giochi di strategia.

In gran parte di questo tipo di giochi è presente un obiettivo e Ultimate Domain non fa eccezione. Nove gioielli (i Cristalli di Neort) sono sparsi per tutto il territorio: voi e altri due principi per volta dovrete cercare di recuperarli. Una volta trovati e portati sette gioielli presso una delle vostre chiese, annullerete per sempre il sortilegio che è piombato sulla vostra terra. Raggiungere questo nobile obiettivo richiederà ogni più piccola astuzia da parte vostra nella gestione della vostra economia, delle vostre tecnologie e, ultime ma non meno importanti, delle vostre forze armate.

Inizierete il gioco con soli quattro coloni, ciascuno dei quali può venire assegnato a svariati lavori, dal contadino all’architetto. Tuttavia, alcune di queste categorie di lavoratori non iniziano immediatamente a svolgere il proprio compito: per esempio, se assegnate a qualcuno il ruolo di taglialegna, dovrete attendere un turno (ossia una stagione) prima che egli cominci a lavorare.

Ultimate Domain si svolge secondo una sequenza temporale a turni: con questo termine intendo dire che, anche se il gioco è a turni, su uno dei lati potrete vedere una clessidra che si svuota lentamente. Perciò, se rimanete fermi a non far niente oppure se ci mettete troppo tempo a prendere una decisione, ben presto scoprirete che il vostro turno è terminato. Questa caratteristica (?) è presente anche se scegliete di giocare non contro un amico, bensì contro l’IA del computer. In caso di necessità, potete anche decidere di terminare in anticipo il vostro turno premendo il quadratino bianco posto in cima alla clessidra.

Le quattro stagioni (estate, autunno, inverno e primavera) non sono lì giusto per far numero, ma ognuna di esse determina ciò che voi, e con voi la vostra gente, potete fare. Per esempio, in inverno riscontrerete un aumento delle malattie; i prodotti della terra saranno raccolti in primavera e, giunta l’estate, scoprirete che le vostre scorte d’acqua inizieranno ad assottigliarsi.

Dopo che avrete dato ordine a un architetto di costruire un laboratorio, sarà disponibile anche la ricerca di nuove tecnologie: all’interno di questo edificio inizierà il vostro cammino lungo l’albero delle tecnologie, ma solo dopo che avrete assegnato ad almeno uno dei vostri coloni il ruolo di inventore. Nella schermata della ricerca c’è qualcosa che è impossibile da notare: anche se non c’è niente a segnalarvelo, la schermata è suddivisa in DUE pagine! Per accedere alla seconda, dovete premere il pulsante destro del mouse.

Potrete inventare svariati congegni e sviluppare numerosi concetti: scoprirete inoltre che ciascuno di loro è utile alla vostra causa. Non esistono infatti rami ridondanti o bizzarri lungo i quali condurre le proprie ricerche. Per esempio, ricercare la tecnologia dell’arco vi darà accesso alle unità di combattimento a distanza.

Le cose inizieranno a farsi più complicate quando ci sarà bisogno di costituire un esercito, dal momento che dovrete scegliere un membro già presente nel vostro regno e farlo diventare un soldato. Questo significa che potrete potenzialmente sfruttare tutti i coloni a vostra disposizione nel caso in cui un conflitto dovesse protrarsi a lungo.

Gli effetti sonori del gioco sono interessanti, vari e appropriati e danno davvero un tocco in più all’esperienza di gioco. Purtroppo non si può dire altrettanto per la musica: sono certo che la disattiverete dopo aver ascoltato ripetutamente lo stesso motivetto per l’ennesima volta.

Nel caso in cui non abbiate il manuale sottomano, ci vorrà qualche partita prima che iniziate a comprendere come funziona il tutto. Anche l’IA del computer sembra essere più che adeguata al compito che deve svolgere. Sfortunatamente, una volta che avrete un paio di partite al vostro attivo, noterete ben presto quanto possa essere davvero scioccante: infatti, non pare mai che essa lanci delle campagne militari devastanti contro di voi né contro un altro giocatore.

Tutto sommato, Ultimate Domain è un gioco divertente, ancor più se giocato contro i vostri amici piuttosto che contro il computer. E questo vale anche se i vostri amici non distolgono lo sguardo dallo schermo mentre fate la vostra mossa!